Relazioni che educano, esperienze che uniscono
È possibile guardare con speranza nonostante tutto quello che sta succedendo nel mondo? Come non restare indifferenti davanti a chi fugge dalla guerra? Cosa può fare la singola persona per dare il proprio apporto di fronte alle sofferenze che le guerre stanno generando in questo momento? Il progetto nasce per rispondere a queste domande, unendo missioni umanitarie in Ucraina a percorsi educativi rivolti ai giovani con l’obiettivo di costruire ponti, custodire la memoria e generare nuovi legami di pace. Dalla comunità comasca prende vita un’alleanza concreta per costruire legami, custodire memoria e generare pace. Attraverso missioni umanitarie e di pace, testimonianze nelle scuole, campo estivo e la produzione di un podcast, il progetto intreccia storie di chi resiste sotto le bombe e di chi, qui, sceglie di restare accanto. In un mondo segnato da divisioni e odio, puntare sui giovani è la vera sfida culturale. L’incontro tra ragazzi italiani ed ucraini diventa il primo seme di una speranza possibile. Perché anche a Como, Kharkiv, Kherson o Zaporizhzhia il futuro può sempre nascere da un incontro.