Gli anziani sono ancora più soli. Basta un piccolo gesto per regalare una speranza.

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La Campagna è terminata

Come nello scorso 2020, anche quest’anno si sta confermando molto difficile per i nostri anziani che continuano ad affrontare momenti di solitudine e sofferenza. Gli anziani sono il patrimonio relazionale più importante che abbiamo, sono i legami sociali su cui si fonda una comunità degna di questo nome.
Per questo abbiamo sposato la bellissima idea di co-housing di Don Natalino e abbiamo bisogno anche del tuo aiuto per realizzarla!
Il co-housing (co-residenza) è una bella esperienza abitativa che rappresenta una valida alternativa alle Case di Riposo. Un nuovo paradigma abitativo per gli over 65: vivere in appartamenti autonomi, condividendo spazi in comune ad esempio con giovani universitari come nell’esperienza che intendiamo sostenere.
Il Parroco Don Natalino, della Parrocchia del Comune di Rovellasca ci ha raccontato:” Vedevo i miei anziani tristi. Erano ancora in grado di arrangiarsi da soli nonostante l’età, ma mancava loro qualcosa per essere felici. Da lì ho sentito la necessità di dar vita al co-housing: degli appartamenti che permettessero loro di essere ancora indipendenti ma con degli spazi in comune e la possibilità di relazionarsi tra di loro”.

L’opera di Don Natalino da allora ha portato molti frutti anche grazie alla generosità dei parrocchiani: sono nati i primi appartamenti che ospitano, oltre gli anziani, anche due studenti universitari. Inoltre è stato da poco inaugurato un centro diurno aperto a tutti gli anziani del paese.

Fondazione Comasca ha deciso di sostenere il co-housing con una prima elargizione dal Fondo Golden Age, per recuperare un parco che la Parrocchia ha messo a disposizione e trasformarlo in un’area verde ben curata ed attrezzata che permetta la socializzazione tra gli anziani del centro diurno e del co-housing con il resto della comunità.

MA INSEME POSSIAMO FARE DI PIU’!

Don Natalino ha iniziato le opere di costruzione di una seconda struttura che ospiterà altri appartamenti per il co-housing. Ci sembra doveroso sostenere questa iniziativa tramite il Fondo Golden Age e far sì che questi appartamenti vengano terminati quanto prima per accogliere altri anziani del territorio. C’è già una lista d’attesa.

Crediamo molto nel co-housing: ci prodigheremo a diffondere l’opera di Don Natalino, sperando che la sua concretezza nel prendersi cura degli anziani diventi un esempio per altri parroci ed anche per Amministrazioni Comunali sensibili a questo tema. Il co-housing di Rovellasca potrebbe diventare il punto di riferimento per altre Parrocchie o Comuni che hanno a disposizione locali o terreni e che non avevano pensato di intraprendere lo stesso virtuoso percorso a favore dei loro anziani.

Gli ospiti che risiedono nel co-housing amano la nuova sistemazione che permette loro di mantenere l’indipendenza e favorisce la relazione. Ne sono talmente entusiasti che sono diventati i migliori testimonial dei benefici portati da questo tipo di realtà.

Il tuo contributo porta gioia a tanti anziani: grazie!

NON SOLO CO-HOUSING

Le prime risorse che sono state raccolte dal Fondo Golden Age, istituito nel 2020 per stare accanto agli anziani, sono state utilizzate per sostenere il progetto Nipoti di Babbo Natale, nato nel 2018 dall’associazione Un Sorriso in Più Onlus che ha creato www.nipotidibabbonatale.it, il sito che raccoglie i desideri degli anziani ospiti di strutture residenziali.

Nipoti di Babbo Natale, strumento innovativo di contrasto alla solitudine con un grande valore pedagogico e sociale, dona la possibilità di instaurare relazioni nuove tra l’anziano, che esprime il desiderio e il nipote che lo realizza.

Durante la prima edizione italiana sono stati esauditi i desideri di 800 anziani messi in rete dalle 43 strutture di appartenenza, nella seconda del 2019 hanno partecipato 91 strutture e sono stati esauditi 2550 desideri, mentre nella terza edizione, quella del 2020, ben 5893 anziani ospiti di 228 case di riposo hanno visto realizzare i loro desideri da migliaia di donatori.

Per il Fondo Golden Age è stato un privilegio poter dare continuità a questa iniziativa che ha reso magico il Natale di migliaia di anziani.