Partecipa all’acquisto del materiale per realizzare La Porta Del Cielo ad Albese con Cassano
Con le donazioni ricevute grazie alla generosità di tutti, l’Associazione Communitas vuole acquistare il materiale necessario per procedere con la realizzazione di un monumento di grande valore artistico ad Albese con Cassano.
Nel 2021, tramite la Delibera n°83 del 30-09-2021, la Giunta comunale di Albese con Cassano, ha concesso all’Associazione Communitas, di realizzare nella Piazza degli Olimpionici Albesiensi un’architettura istoriata, nel solco della plurisecolare tradizione delle architetture effimere delle genti lombarde.
Intanto, il cardinale veniva visitando, a una per giorno, le parrocchie del territorio di Lecco. Il giorno in cui doveva arrivare a quella di Lucia, già una gran parte degli abitanti erano andati sulla strada a incontrarlo. All’entrata del paese, proprio accanto alla casetta delle nostre due donne, c’era un arco trionfale, costrutto di stili per il ritto, e di pali per il traverso, rivestito di paglia e di borraccina, e ornato di rami verdi di pugnitopo e d’agrifoglio, distinti di bacche scarlatte; “
Alessandro Manzoni, capitolo XXV° dei “Promessi sposi”
Questo avveniva in concomitanza della guerra per il possesso del Ducato di Mantova, in seguito alla morte, senza eredi, di Vincenzo Gonzaga, guerra che avrà come conseguenze, carestia e pestilenza. L’avvento del Cardinal Federico assumeva dunque un significato taumaturgico, oltre che salvifico sul piano spirituale.
Gli archi trionfali, oltre che funzione di omaggio nei confronti del predestinato, o di un evento, trasfiguravano il paesaggio urbano, con ciò evocando un mondo metafisico, per una volta scevro dai gravami della quotidianità.
Il tratto di storia che stiamo vivendo sembra avere affinità con gli accadimenti evocati dal Manzoni nella Lombardia del seicento, ora addirittura su scala planetaria, per non dire cosmica .
La “Porta del Cielo” viene dunque ad assumere valenza simbolica, oltre a costituire concreta occasione di operosità per giovani artefici, oltre che “fabbrica” e “bottega” atta alla formazione di un buon numero di bambini e bambine che potranno porre effettivamente mano alla realizzazione
di un’opera destinata a divenire pubblica destinata a durare nel tempo.