Un progetto di inclusione e di promozione del nostro territorio
Il progetto nasce dalla mia passione per le passeggiate sulle montagne che costeggiano il ramo occidentale del lago di Como da cui è possibile raggiungere svariate località con un bellissimo panorama. Molto spesso ci sono grosse difficoltà nell’affrontare questi sentieri che, pur essendo segnalati nelle mappe ufficiali, sono stati spesso abbandonati e quindi risultano di difficile praticabilità. Credo che, per questo motivo, la mia idea di provare a recuperare un tratto di sentiero della cosiddetta “Antica via Regia” che passa a ridosso dei paesi di Tremezzina e di Griante vada incontro alle esigenze di tanti escursionisti, amanti di questo territorio ma ormai impossibilitati a fare questa passeggiata così piena di significati storici. L’antica via regina è la spina dorsale di un sistema territoriale che ha radici antiche ed una fitta rete di legami storici, geografici e culturali con il mondo transalpino che segnò profondamente la fisionomia delle terre del Lario; si tratta di vie d’acqua e di terra della cui storia c’è molto da scoprire e la cui memoria andrebbe preservata. Oltre a questi bisogni, credo sia importante rilevare l’importanza dal punto di vista turistico di questo percorso che contribuirebbe a rendere sempre più attrattiva quest’area con le conseguenze di creare sempre più posti di lavoro legati al turismo. L’obiettivo principale è quello di riuscire a recuperare un tratto panoramico posto sopra il centro abitato di Griante e strategico per il collegamento tra l’area della Tremezzina ed il paese di Menaggio; si tratta di un sentiero piuttosto scosceso ed in condizioni impraticabili, che, dalla località Rogaro, porta fino al centro storico di Griante e da li prosegue verso Menaggio e quindi l’alto lago. La realizzazione del tratto da me individuato si collegherebbe ad un altro tratto in fase di sistemazione da parte dell’Amministrazione comunale di Griante che attraversa una zona panoramica in mezzo a terreni agricoli caratterizzati dalla presenza degli antichi terrazzamenti sostenuti da muretti a secco. considerati un bene dell’umanità dall’Unesco. La riqualificazione del sentiero verrebbe fatta da un gruppo di ragazzi svantaggiati che sono stati assunti dalla Cooperativa Auxilium e che troverebbero la possibilità di potere svolgere delle attività lavorative protette in sicurezza senza cementificare ma operando con lavori di ingegneria naturalistica che consistono nel recupero dell’antico tracciato utilizzando legname ricavato dal taglio di alcune piante infestanti che hanno ostruito il sentiero e che verrebbero utilizzate per segnare il sentiero e formare una scalinata naturale.