Voglio conoscere le arti marziali perchè l’autismo non è malattia.

0.10% Raised
€10,00 donati su €10.000,00 di traguardo
1 Donors
La Campagna è terminata
  • 16
  • Campionato BCC Cantù
  • 10
  • 16
  • Coppa Biosonic
  • 1
  • 17
  • Trofeo Dai Como
  • 0

La pratica delle arti marziali può direttamente migliorare il benessere psicofisico delle persone con ASD.

Il raggiungimento di obiettivi graduali e progressivi, va di pari passo con i piccoli e grandi successi che le persone con autismo o con disabilità riescono ad ottenere ed è sicuramente un grande incentivo per aumentare l’autostima e rafforzare la fiducia nei propri mezzi e nelle proprie potenzialità.

La nostra società, quest’anno compie i suoi primi 30 anni e per questo, abbiamo pensato che per il 2024 i nostri progetti dovevano essere destinati a loro, alle persone con disabilità Tutto questo, rappresenta una sfida positiva, mediante la quale il soggetto, quale che sia la sua condizione, può «riappropriarsi del proprio corpo e della propria mente decidendosi a fare , a sentirsi e a essere pienamente e autenticamente vivo. Il divenire della persona, con o senza deficit o difficoltà, è la risultante di una serie di interrelazioni che consentono alla stessa di evolvere nel corso del tempo. Lo sport praticato dalla persona disabile rappresenta, sul piano educativo-speciale, una possibilità di affrancamento della stessa non tanto dal deficit o dal disturbo quanto dalla concezione sociale o dal pregiudizio (talvolta presente anche nelle figure educative di riferimento)che «persona disabile» equivalga a «soggetto debole, inabile, non idoneo o malato».

In altri termini, lo sport è una delle vie dell’educazione per promuovere il progetto di vita: indica la possibilità e la capacità di guardare avanti, di formulare ipotesi, di organizzare i dati presenti e passati per prospettare quanto ancora non c’è, e per il quale vale sempre e comunque la pena di, prevedere un piano educativo in grado di sviluppare e di potenziare al massimo le sue possibilità. L’attività sportiva, puo’ essere considerata il MEDIATORE , che può aiutare a sottrarre la persona con disabilità e a sottrarla dalla sua solitudine. Lo sport può essere considerato come altre attività il facilitatore di relazioni e di incontri.